A San Marino in bicicletta

Una rete di sette ciclabili per ripensare la mobilità sul territorio sammarinese



Con questo progetto vogliamo proporre sette piste ciclabili distribuite su tutto il territorio così da offrire ai cittadini con o senza patente la possibilità di muoversi autonomamente per raggiungere i luoghi desiderati in modo sostenibile, sicuro e tranquillo.

Grazie alle biciclette a pedalata assistita il Monte Titano è ormai accessibile a tutti e non solo ai ciclisti più allenati. In Europa è esploso un vero e proprio boom della bicicletta che sta radicalmente modificando le città e la vita dei cittadini. Anche San Marino deve abbracciare questa nuova tendenza che mira a diffondere un rinnovato rispetto per l’ambiente e una nuova modalità di spostarsi. Ciò migliorerebbe la qualità della vita e il benessere della popolazione e San Marino diventerebbe un territorio a misura d’uomo e di donna.

Fino a oggi la mobilità sammarinese ha tenuto in scarsa considerazione le esigenze dei pedoni e dei ciclisti e ciò ha generato diversi problemi che richiedono un intervento rapido ed efficiente da parte dell’amministrazione pubblica. I problemi legati alla viabilità sono molteplici:

  • le strade sono pensate esclusivamente per i veicoli a motore;
  • sono assenti ciclabili, marciapiedi e attraversamenti pedonali sicuri e ben visibili;
  • gli automobilisti, i pedoni e i ciclisti si trovano spesso a circolare sulla stessa carreggiata;
  • la manutenzione delle strade è spesso insufficiente a garantire la sicurezza degli appassionati delle due ruote;
  • ci sono numerosi automobilisti spericolati che conducono i veicoli a velocità troppo elevate anche nelle vie secondarie, in quanto per mentalità e abitudine pensano di essere i soli padroni della strada.

Conseguenze

  • Le strade sono pericolose, lo dimostra il numero degli incidenti: solo dal 2008 al 2022 vi sono stati 22 decessi e 2398 lesi. Un incidente grave ogni tre giorni.
  • Mancanza di autonomia e libertà.
  • Riduzione delle occasioni di socializzazione.
  • Spesso per i minori è difficile uscire di casa a causa dell’assenza di zone riservate ai pedoni e alle biciclette.
  • Non si considera anche per abitudine la possibilità di andare a scuola o al lavoro in bici o a piedi. Ci si dimentica che le distanze tra alcuni castelli sono veramente ridotte: per esempio Dogana dista solo 1,9 km da Serravalle.
  • Ci sono meno occasioni per fare sport o anche semplicemente per passeggiare all’aria aperta.
  • L’inquinamento atmosferico provocato dai mezzi a motore mette a rischio la salute dei cittadini e causa l’innalzamento dell’effetto serra.
  • Vi sono contraddizioni tra le iniziative della nostra amministrazione che intende promuovere il cicloturismo e la realtà delle nostre strade. San Marino ospiterà nel 2024 il finale della prima tappa del Tour de France. Molti tifosi e sfegatati della bicicletta assisteranno dal vivo o in televisione all’evento. In futuro molti ciclisti vorranno percorrere il tragitto della gara o visitare un territorio ricco di storia e di bellezze paesaggistiche come il nostro. Si corre il rischio che i turisti provenienti da paesi più avanzati dal punto di vista del cicloturismo e delle ciclabili rimangano delusi a causa della situazione attuale delle nostre strade e che scelgano pertanto altre mete. I social da questo punto di vista non perdonano e diffondono rapidamente le informazioni sulla qualità dell’offerta turistica di una località.

Le nostre ciclabili si prefiggono l’obiettivo di raggiungere i castelli di San Marino con una mobilità dolce e sostenibile. Attraverso l’osservazione di una mappa dettagliata abbiamo individuato varie strade che possono essere rese accessibili per il passaggio di ciclisti e pedoni. Abbiamo ricavato i percorsi riutilizzando gli antichi sentieri già presenti in territorio, le zone calanchive attualmente inutilizzate e il vecchio tracciato della ferrovia. Le ciclabili 1, 4, 5, 6, e 7 potrebbero essere collegate con l’Italia attraverso un accordo tra i due paesi per realizzare un vero e proprio comprensorio accessibile agli utenti locali e ai turisti.

Di seguito, le nostre 7 proposte:

1)  Agrifoglio

Dogana dal Parco Ausa – Serravalle - Parco Layala - Arboreto Didattico - Domagnano - Borgo Maggiore - vecchie gallerie - Fonte Dell’Ovo - Murata – Centro Storico.

La ciclabile potrebbe essere collegata a Rimini con un accordo con la provincia limitrofa.

(Percorso Rosso). Difficoltà medio-bassa

 2) Biancospino

Serravalle– Fiorina (Draft) – Strada Paradiso - Domagnano.

(Percorso giallo). Difficoltà media

3)  Giglio Rosso

 Ranco - Galazzano – zone calanchive e vecchi sentieri - Borgo Maggiore.

(Percorso blu) difficoltà media

4) Rosa Canina

Gualdicciolo – Acquaviva – Fonte dell’Ovo dove incontrerebbe la ciclabile dell’Ex Ferrovia.

La ciclabile potrebbe collegarsi con quella del Marecchia.

(Percorso verde) difficolta elevata

5) Primula

Gualdicciolo – ciclabile già esistente del Torrente San Marino – Chiesanuova – Montefeltro

La ciclabile potrebbe collegarsi alla ciclabile del Marecchia e potrebbe dare vita a un percorso suggestivo lungo le strade e i sentieri del Montefeltro.

(Percorso nero) facile lungo il torrente, estremo da Gorgascura a Chiesanuova

6) Prugnolo

Torrente Marano – Faetano – sentieri lungo aree calanchive - San Giovanni – Borgo da dove si innesta nella ciclabile dell’Ex Ferrovia.

Attraverso opportuni accordi con l’Italia potrebbe dare vita a una ciclabile che colleghi Rimini e Riccione.

(Percorso arancione) difficoltà medio-alta

7)  Ciclamino

(Percorso viola) difficoltà medio-alta

Torrente Marano - Montegiardino – Fiorentino – Murata dove si innesta dove incontra la ciclabile dell’Ex Ferrovia. 

I servizi


Per rendere più gradevoli le nostre ciclabili proponiamo diversi servizi che possano regalare ai frequentatori momenti indimenticabili a contatto con la natura.

  • Lungo ogni percorso ci sarà la possibilità di affittare delle bici elettriche tramite un’app.
  • L’app dovrà fornire anche indicazioni tecniche sulle caratteristiche del percorso, sul dislivello, sulle fontane disponibili per dissetarsi e sui luoghi che saranno visitati dai ciclisti.
  • L’area sarà coperta da un’adeguata rete wifi.
  • Le stazioni di ricarica devono essere alimentate con pannelli fotovoltaici.
  • Alcuni pannelli esplicativi opportunamente posizionati offriranno una descrizione dei tracciati e dei luoghi dal punto di vista naturalistico e storico.
  • I punti panoramici saranno valorizzati con cuori o cornici per invitare gli appassionati delle due ruote a scattare foto suggestive e indimenticabili.
  • Vi saranno aree attrezzate per i pic nic.
  • Le ciclabili più frequentate saranno servite da bar e ristoranti.
  • Lungo le ciclabili più esposte al sole, in particolare nelle zone calanchive, si realizzeranno corridoi coperti da tettoie in legno abbellite da rampicanti, glicini e bouganville.
  • Si dovranno prevedere postazioni dove poter trovare gli attrezzi per riparare le biciclette. 
  • In alcune zone ci saranno aree di sosta e servizio con fontanelle per dissetarsi e rinfrescarsi
  • Per rendere ancora più attraente il percorso si potrebbe installare un piccolo parco con fontane e getti d’acqua rinfrescanti sul modello di quanto realizzato nella piazza antistante la Rocca di Sigismondo a Rimini. 
  • Il tratto Dogana-città sarà praticabile anche di notte grazie ad un sistema di illuminazione LED alimentato da pannelli solari e puntato verso il basso per non disperdere la luce nell’ambiente. 


Progetto realizzato dalla Seconda Linguistico A




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