Il Titano del futuro: proposte per una riqualificazione del Centro Storico
San Marino è una piccola repubblica indipendente. Negli ultimi anni il Centro Storico è sempre rimasto invariato e ciò ha creato diversi problemi dal punto di vista del turismo e della vivibilità. Perciò abbiamo proposto delle idee che trasformerebbero San Marino in un luogo accogliente e ancora più affascinante di quanto lo sia oggi.
Lo stradone dovrebbe diventare definitivamente pedonale e non solo in occasioni delle feste; il parcheggio 6 potrebbe diventare un luogo spettacolare, di quelli che non si scordano facilmente; Il campo Bruno Reffi dovrebbe rinascere come un parco.
Lo Stradone è un viale fuori dal Centro Storico. Quando si percorrono le mura medievali, esso costituisce una tappa obbligatoria per chi vuole raggiungere la parte storica. Il continuo transito di auto si ripercuote sull’immagine delle mura stesse, spogliandole della loro identità e del loro pregio estetico. Per valorizzare le mura, la strada dovrebbe essere chiusa dall'incrocio con piazzale Calcigni così da ridistribuire il traffico. In questo modo sarebbe possibile la realizzazione di una nuova area pedonale permanente. Gli automobilisti posti di fronte a una proposta del genere potrebbero seccarsi, alzare gli occhi al cielo e non condividerla. In fondo le vecchie abitudini sono dure a morire. Inizialmente le trasformazioni sono sempre difficili da accettare, ma con il tempo diventano una normalità. In fondo, se si riesce a circolare nei giorni di festa, quando lo Stradone viene trasformato in una grande piazza, riteniamo che lo si possa fare anche durante gli altri giorni dell’anno. Con un’accorta pianificazione si possono realizzare servizi di navette per i turisti che giungono con i pullman e, contemporaneamente, sfruttare le altre vie di comunicazione per ridistribuire il traffico urbano attorno al centro storico. Lo Stradone sarebbe una zona di svago soprattutto per i cittadini, come lo è durante le feste nazionali. Basti pensare a cosa succede il tre settembre per la tombola e a capodanno con i fuochi d’artificio. Con qualche piccola aggiunta lo Stradone diventerebbe una piazza in cui le persone avrebbero finalmente l’opportunità di socializzare, divertirsi, comprare o anche solamente fare una piccola camminata in pianura. Questa innovazione avrebbe sicuramente una ripercussione positiva sul turismo. Infatti i visitatori troverebbero nel nuovo Stradone un luogo tranquillo senza l’assillo continuo delle automobili. Il viale per lo stesso motivo potrebbe ospitare stand che darebbero visibilità alle aziende locali.
Il parcheggio 6 è situato all’esterno del secondo girone di mura. Il traffico continuo sminuisce il pregio del panorama, che da qui si gode, sulle colline del Montefeltro.
Il luogo dovrebbe essere tutto tranne che un parcheggio. Eppure lo è. L’immagine stessa delle mura viene intaccata dallo smog e dalla sporcizia che fuoriesce quotidianamente dalle marmitte delle macchine. La vista di un parcheggio riduce inoltre l’impatto della spettacolare vista che si ha dal Passo delle Streghe. Per migliorare l’area bisognerebbe eliminare completamente l’idea del parcheggio costruendo al suo posto una zona esclusivamente accessibile ai pedoni. I cittadini e i turisti proverebbero più gioia nel passare i propri pomeriggi nella nuova e riqualificata superficie. Questo favorirebbe anche la socializzazione e valorizzerebbe di più il panorama che si gode da Città. In una delle due cavità del parcheggio si potrebbe creare un anfiteatro all’aperto per rendere più attivo il centro storico anche la sera. Qui si potrebbero realizzare spettacoli in una cornice indimenticabile. A volte si potrebbero organizzare delle feste o delle serate in cui persone di tutte le età avrebbero occasione di ballare sotto le stelle. Durante il giorno dovrebbe diventare un’area di sosta per i passanti affinché chiunque possa rilassarsi e avere un attimo di pace. Il luogo risulterebbe più accogliente con il pavimento in pietra di San Marino, con qualche panchina, con lampioni in stile Belle Èpoque e anche con eleganti aiuole che diano colore alla cava. Sembra un sogno, ma basterebbe figurarsi per un attimo la cava senza automobili e subito si noterebbero la roccia e la cavità che si apre sotto al Passo delle Streghe per capire che si tratta di un posto bellissimo.
Non si parla solo di natura e paesaggi ma anche di storia infatti questo parcheggio una volta era una cava per l’estrazione delle rocce dove ha sede una delle tante opere scultoree di Aldo Volpini presenti nel Centro Storico. Attraverso di essa e di altre opere che si potrebbero inserire nel contesto, si potrebbe raccontare la nostra storia ai sammarinesi e ai turisti.
Il campo Bruno Reffi
Il campo Bruno Reffi è un ampio spazio verde al di fuori delle mura di San Marino. È caratterizzato dall’ambiente rupestre che funge da fondale naturale, da un vasto prato e da un vialetto in cemento fiancheggiato da alberi che diffondono una piacevole frescura durante la stagione più calda. Anche da qui si può godere del panorama offerto dal Monte Carpegna, dal Monte San Paolo e dagli altri colli che circondano San Marino. Uno scenario del genere andrebbe curato nei minimi dettagli. Il cemento grigio invece non valorizza il campo poiché lo rende un ambiente piatto e inadatto a far risaltare la pietra Sammarinese, che invece dona una precisa identità a tutto il territorio.
Nonostante i continui miglioramenti da parte dello Stato per riqualificare l’area, manca ancora quel qualcosa che la trasformerebbe in uno spazio vivo per la comunità. Con qualche piccolo accorgimento potrebbe essere un luogo di svago e di gioco dove i cittadini si potrebbero rilassare in uno spazio aperto e verde. La nostra proposta non richiederebbe grandi cambiamenti rispetto a quanto è già stato fatto. La miglioria più significativa sarebbe sostituire tutto il cemento con pietra sammarinese creando un vialetto affiancato da aiuole un po’ come fanno nei centri più suggestivi d'Italia come nella vicina Cervia (https://www.cerviacittagiardino.it/). Questo andrebbe a creare un ambiente più carino e romantico. Con un pizzico di immaginazione e di fantasia non è difficile figurarsi il viale con gli alberi, i fiori, il verde smeraldo del prato e la roccia locale che si erge sul Campo Bruno Reffi.
L’atmosfera calma e tranquilla inviterebbe i passanti a fermarsi a osservare le magnifiche aiuole o le opere con le quali verrebbe abbellita l’area. Uno spazio verde, in cui i suoni della natura prevalgono sul contesto cittadino, favorirebbe la giusta disposizione d’animo per indurre i passanti a contemplare il magico paesaggio del Montefeltro, a scattare una foto e a godere delle bellezze della nostra amata San Marino. Un simile ambiente farà breccia nel cuore e nei ricordi di chi lo percorre anche a distanza di anni.
Lucrezia Tura, Martino Sberlati, Niccolò Franca e Thomas Zanotti
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