A Serravalle e a Borgo Maggiore le piazze appartengono ai cittadini o alle automobili?

A San Marino quasi tutte le piazze sono occupate da veicoli che limitano la socialità e la sicurezza del cittadino.


  • Cos’è una piazza

  • Le piazze a San Marino

  • Cosa deve avere un piazza

  • Borgo Maggiore

  • La piazza di Serravalle come la piazza di Chiesanuova

  • Com’è nata la piazza di Chiesanuova

Ma cos’è una piazza?

È un’area aperta, abbellita talvolta da giardini, monumenti, fontane, che hanno da sempre avuto un ruolo importante nelle vite degli abitanti. Fin dai tempi antichi l’Agorà e il foro costituivano il centro politico, economico e sociale delle pòleis e dei municipi romani.


Le piazze a San Marino


Negli ultimi anni sul territorio Sammarinese si è fatta sempre più concreta la tendenza a utilizzare le piazze per scopi per cui inizialmente non erano state adibite. Infatti molte piazze che hanno storicamente alimentato il senso di comunità dei vari Castelli di San Marino sono state ridotte al ruolo di parcheggi. Hanno così perso la loro funzione originaria che consisteva nel fornire un luogo di socializzazione imprescindibile per formare una comunità viva e coesa dove il cittadino poteva trovare uno spazio tranquillo. 

I nostri genitori ci raccontano che nella piazza di Borgo ci si riuniva per parlare di politica, della vita quotidiana, di sport e di tutto ciò che al tempo era di moda. Oggi questo purtroppo avviene quasi solo sui social che, contrariamente a quanto si crede, non sono in grado di sostituire l’essenziale funzione della piazza.


Cosa deve avere una piazza per essere definita tale?


Una piazza deve avere una regolare manutenzione e pulizia, un arredo naturale e urbano, una giusta distribuzione di spazi verdi, una vita sociale attiva e una connessione con il resto del territorio, completa e accessibile per chiunque. 

La Piazza di Borgo Maggiore 




Quella di Borgo Maggiore è sempre stata una fra le piazze più importanti della nostra Repubblica sia in antichità ma anche nei tempi più recenti. Nel 2008 è persino entrata a far parte dell’Unesco. Di tale riconoscimento dovremmo andare tutti fieri.

In un tempo non lontano da oggi vi si svolgeva il mercato di Borgo, che era molto rinomato e attirava mercanti da aree anche distanti da San Marino. A differenza di oggi, si teneva il mercoledì ed era paragonabile ad una regolare fiera settimanale dove ogni piacere della vita sociale dell’epoca
emergeva in tutti i suoi aspetti. Era a tutti gli effetti un momento di grande confusione e allegria.



Dal boom economico in poi la produzione di beni si è velocizzata molto e, a causa dei centri commerciali, le piazze hanno perso il loro valore sociale ed economico. Da questo punto di vista Borgo ha conosciuto un destino comune a tanti altri piccoli centri. Poi con l’avvento delle automobili si sono dovuti trovare luoghi dove poter parcheggiare. A San Marino, con scarsa fantasia, si sono utilizzate le piazze. Ne consegue che una piazza ricca di storia e di cultura come Borgo, considerata parte del patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, attualmente è poco più di un parcheggio.

Borgo Maggiore dovrebbe perciò diventare una zona a traffico limitato. Ciò aumenterebbe la sicurezza e faciliterebbe gli spostamenti dei pedoni. Senza macchine parcheggiate si potrebbero aggiungere manifestazioni, anche sportive; vi sono locali che ora sono in disuso e che potrebbero diventare appetibili per qualche imprenditore. Per far sì che ciò avvenga le macchine non possono e non devono in alcun modo sostare in piazza. Il posto riservato ora alle auto potrebbe diventare un giorno teatro di serate con proiezioni cinematografiche all’aperto o di feste popolari in estate. Soprattutto però la Piazza Grande di Borgo tornerebbe a essere un luogo di incontro fruibile per tutti. 

E le macchine? Vista l’ampia disponibilità di posti auto, si potrebbero comodamente lasciare i veicoli al parcheggio della funivia che potrebbe essere collegato al centro con la costruzione di un ascensore. 


La piazza di Serravalle come la piazza di Chiesanuova


La piazza di Serravalle è una tipica piazza sammarinese. In antichità era un punto d’incontro sociale, ma con l’avvento della macchina è diventata un parcheggio. Senza gli autoveicoli potrebbe essere utilizzata come luogo pubblico accessibile a tutti. Ciò potrebbe favorire le imprese locali come il bar Insolito Posto che avrebbe modo di ampliarsi sulla piazza con tavolini e spazi adeguati per offrire momenti di benessere e relax alle persone.



Un’iniziativa del genere è stata realizzata a Chiesanuova dove il bar è un elemento catalizzatore per tutta la comunità. Inoltre lo piazza di Serravalle potrebbe dare modo agli studenti di sostare prima dell’ingresso a scuola o durante le ricreazioni. Tutti i sammarinesi che hanno frequentato le medie di Serravalle si ricorderanno di come fosse traumatico passare le ricreazioni all’interno di quella “prigione” che obbligava noi ragazzi a incontrarci esclusivamente dentro la scuola.



Oltretutto si potrebbero organizzare spettacoli all’aperto o delle feste. Un aspetto positivo di Serravalle è che a fianco vi si trova un parco naturale molto accogliente e suggestivo. È uno spazio nel quale la vegetazione non manca e insieme alle panchine forma un ambiente accogliente nel quale riposare.
Questo è un elemento che accomuna la piazza di Serravalle a quella di Chiesanuova. Per aumentare la sicurezza si potrebbe installare un autovelox o, meglio, un semaforo a richiesta così da permettere a tutti di raggiungere la piazza da ogni quartiere di Serravalle.  Non si tratta di una proposta utopistica, ma, a volte, basta poco per far star bene i cittadini.

Riqualificazione della piazza di Chiesanuova

Per approfondire la riqualificazione della piazza di Chiesanuova abbiamo intervistato Franco Santi, ex Capitano della giunta di Castello che nel 2010/2011 ha preso la coraggiosa decisione di realizzare un’area pedonale al centro del piccolo borgo.


All’inizio la Giunta di Castello ha dovuto affrontare alcune divergenze con i commercianti che al tempo pensavano che una trasformazione così radicale e così netta avrebbe ridotto considerevolmente la loro attività. Invece questo intervento ha aumentato il loro profitto e ha formato intorno al loro ristorante una clientela unita e coesa e quindi una comunità.

Senza parlare dell’incredibile aumento della qualità della vita generato da una gestione impeccabile delle infrastrutture della piazza che hanno saputo ridare vita a un Castello che sembrava ridotto a un mero centro abitativo e residenziale. Oggi Chiesanuova ha assunto l’aspetto e la dimensione di un vero e proprio paesino.



Accanto alla piazza si trova un piccolo anfiteatro che in passato risultava anonimo e poco valorizzato perché soffocato dalla strada. Oggi questo spazio culturale e ricreativo si può raggiungere direttamente tramite la Casa del Castello. La riqualificazione urbanistica ha trasformato radicalmente Chiesanuova che da agglomerato di case è diventato un vero e proprio Castello con una forte identità sociale. La scuola ora è diventata più sicura, la chiesa più connessa, il teatro e il bar più tranquilli. Sicuramente ora la popolazione di Chiesanuova potrà sentirsi parte di una comunità e non considererà il proprio borgo come un’anonima zona residenziale. Negli ultimi dieci anni il cuore di Chiesanuova è finalmente tornato a battere.


Ramon, Filippo, Federico M. e Brando


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