Le ragioni del blog
'La città che vorrei': un progetto di educazione alle competenze di cittadinanza. Nove proposte per riqualificare San Marino dal punto di vista urbanistico.
“I giovani hanno il diritto di sognare”. È una frase semplice ma densa di significato che qualche anno fa una mia studentessa molto acuta ha espresso durante una discussione in classe. Ed è proprio da tale pensiero che è nato il nostro blog. Esso vuole essere uno strumento per dare voce a un gruppo di ragazzi e di ragazze che per la prima volta esprimono in pubblico il loro punto di vista.
È ormai evidente a tutti che le nuove generazioni meritino uno spazio adeguato poiché è solo con la loro energia che è possibile salvare il Pianeta dal disastro ambientale verso il quale sta correndo. È tempo dunque di riscoprire il vero senso dei sogni e di elaborare nuove utopie per ridare forma e identità ai luoghi in cui abitiamo e in cui condividiamo gli spazi. La nuova temperie culturale, che gradualmente si va diffondendo in Europa e nel mondo, ci spinge tutti a diventare attivi e a riconsiderare il nostro sistema di vita che ormai non è più adeguato ai tempi. La speculazione edilizia, l’abuso dei mezzi privati, la scarsa attenzione all’ambiente hanno gradualmente lasciato la loro impronta negativa anche su un territorio splendido come quello della Repubblica di San Marino.
Gli studenti della prima
scientifico C e della prima linguistico A condividono l’idea che si debba
riqualificare dal punto di vista urbanistico il nostro Paese. Molti, forse
troppi aspetti, sono da rivedere tra cui gli spazi aggregativi, la mobilità,
l’inquinamento e il modo stesso di concepire l’ambiente urbano nel suo
complesso. Solo un’utopia fondata su solide basi concettuali può dare vita a
una prospettiva innovativa in grado di ripensare la San Marino del futuro.
Tutto il circondario si sta adeguando alle nuove indicazioni dell’ONU e
dell’Unione Europea. Rimini, Riccione, Cervia, così come le grandi capitali
europee, si pensi a Barcellona, Berlino, Amsterdam, stanno rivedendo e
valorizzando i centri e le periferie. Anche a San Marino gli amministratori
pubblici discutono da alcuni anni sulla necessità di ripensare il territorio.
Proprio al Teatro Titano è stata firmata “La Carta di San Marino”, un documento
di intenti voluto dall’ONU per una progettazione urbana sostenibile che
dovrebbe avere un impatto positivo sul futuro piano regolatore.
In un’ottica propositiva e democratica le ragazze e i ragazzi autori del blog vorrebbero dare il loro contributo. Le loro proposte andrebbero lette con grande attenzione. Esse sono il frutto di un lungo lavoro preparatorio che li ha portati a conoscere il modo in cui le città si sono formate nel tempo, le funzioni che esse svolgono e gli spazi che le compongono. Loro sanno che cosa sono un piano regolatore, la speculazione edilizia, i vincoli, gli ecomostri e hanno imparato nel frattempo a osservare un paesaggio e a vedere che cosa funziona e che cosa no. A gruppi di quattro hanno presentato delle idee, le hanno discusse e poi vi hanno lavorato. Hanno esplorato il territorio, l’hanno esaminato in base all’idea elaborata e infine hanno scritto nove post che racchiudono in sé nove proposte che meritano di essere conosciute e discusse dalla cittadinanza. Se fossero messe in pratica, ne siamo convinti, renderebbero il nostro paese molto più bello e vivibile.
L’insegnante
Niko Vitadello
Bellissima iniziativa, siete la speranza del futuro.
RispondiEliminaNon arrendetevi mai’